Davide, l’autore, non dice “il Signore è un pastore”, ma “il Signore è il mio pastore”. È qualcosa di personale: una relazione di fiducia e vicinanza.
Quando siamo stanchi o confusi, Dio ci conduce a “pascoli verdi” e “acque tranquille” — immagini che ci parlano di pace, riposo e ristoro.
Egli è per noi un Dio che accompagna, che sa di cosa abbiamo bisogno e che ci guida passo dopo passo. Anche nei momenti più bui, quando attraversiamo la “valle dell’ombra della morte”, non siamo soli. La Sua presenza ci protegge e ci dà coraggio.
La fede ci porta a credere in Colui che ci cammina accanto, anche quando la strada non è ben visibile.
Egli accompagna i Suoi figli, li guida e li ama fedelmente per tutta la vita, ora, e poi per l'Eternità.
